Colesterolo veicolato da lipoproteine ricche di trigliceridi e rischio di eventi cardiovascolari tra i pazienti che ricevono statine
I dati di randomizzazione mendeliana hanno indicato che i determinanti genetici del colesterolo TRL ( lipoproteine ricche di trigliceridi ) sono correlati causalmente alla malattia cardiovascolare e quindi sono un potenziale bersaglio terapeutico.
È stata valutata la relazione tra colesterolo TRL e rischio cardiovascolare, e se questo rischio sia modificabile tra i pazienti che ricevevano statine nello studio TNT ( Treating to New Targets ).
I pazienti con malattia coronarica e colesterolo LDL compreso tra 130 e 250 mg/dl sono entrati in una fase di run-in di 8 settimane con Atorvastatina ( Torvast ) 10 mg/die ( ATV10 ).
Dopo questo periodo, i partecipanti con colesterolo LDL inferiore a 130 mg/dl sono entrati nella fase randomizzata con ATV10 ( n=5.006 ) versus Atorvastatina 80 mg/die ( ATV80, n=4.995 ).
L'endpoint primario era la morte per malattia coronarica, infarto miocardico non-fatale, arresto cardiaco resuscitato o ictus ( eventi cardiovascolari avversi maggiori, MACE ).
Il colesterolo TRL è stato calcolato come colesterolo totale meno colesterolo HDL meno colesterolo LDL.
L'effetto di Atorvastatina sul colesterolo TRL è stato valutato durante la fase di run-in ( ATV10 ) e la fase randomizzata ( ATV80 versus ATV10 ).
Il rischio di MACE è stato valutato tra i quintili ( Q ) del colesterolo TRL basale ( e, per confronto, in base ai trigliceridi basali e al colesterolo non-HDL ) durante il periodo randomizzato.
Infine, è stata valutata l'associazione tra le variazioni di colesterolo TRL con Atorvastatina e rischio cardiovascolare.
ATV10 ha ridotto il colesterolo TRL del 10.7% da un valore di colesterolo TRL iniziale di 33.9 mg/dl.
ATV80 ha portato a una riduzione del 15.4% ulteriore.
I fattori di rischio cardiovascolari sono stati correlati positivamente con il colesterolo TRL.
Tra i pazienti trattati con ATV10, il colesterolo TRL più alto è stato associato a più alti tassi di MACE a 5 anni ( Q1=9.7%, Q5=13.8%; hazard ratio Q5-versus-Q1, 1.48; P tendenza minore di 0.0001 ).
ATV80 ( rispetto ad ATV10 ) non ha alterato in modo significativo il rischio di MACE in Q1-Q2, ma ha ridotto significativamente il rischio in Q3-Q5 ( riduzione del rischio relativo, 29%-41%; tutti P minore di 0.0250 ), con evidenza di modifica dell'effetto ( P omogeneità=0.0053 ).
I risultati erano costanti per i trigliceridi ( P omogeneità=0.0101 ) e direzionalmente simili per il colesterolo non-HDL ( P omogeneità=0.1387 ).
Infine, nelle analisi aggiustate, una riduzione percentuale di 1 SD ( deviazione standard ) nel colesterolo TRL con Atorvastatina ha comportato un rischio significativamente inferiore di MACE ( hazard ratio, 0.93, P=0.0482 ) indipendentemente dalla riduzione di colesterolo LDL, e di grandezza simile a quella per l’abbassamento di 1 DS nel colesterolo LDL ( hazard ratio, 0.89, P=0.0008 ).
In conclusione, l'attuale analisi post hoc dello studio TNT ha mostrato che l'aumento dei livelli di colesterolo TRL è associato a un aumentato rischio cardiovascolare, e ha fornito evidenze sul beneficio cardiovascolare dell'abbassamento dei lipidi con le statine nei pazienti con cardiopatia ischemica con elevato colesterolo TRL. ( Xagena2018 )
Vallejo-Vaz AJ et al, Circulation 2018; 138: 770-781
Cardio2018 Endo2018 Farma2018
Indietro
Altri articoli
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio con intolleranza alle statine
Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari tra i pazienti in terapia con statine
L'infiammazione e l'iperlipidemia contribuiscono congiuntamente alla malattia aterotrombotica. Tuttavia, quando le persone sono trattate con una terapia intensiva con statine, i...
Effetto di Vupanorsen sui livelli di colesterolo non-HDL nei pazienti trattati con statine con colesterolo elevato: studio TRANSLATE-TIMI 70
Le varianti genetiche di perdita di funzione in ANGPTL3 sono associate a livelli più bassi di lipidi plasmatici. Vupanorsen è...
Efficacia comparativa delle statine sul colesterolo non-HDL nelle persone con diabete mellito e a rischio di malattie cardiovascolari
È stata confrontata l'efficacia di diversi trattamenti con statine per intensità sui livelli di colesterolo da lipoproteine non ad alta...
Associazione tra intensità della riduzione del colesterolo LDL con terapie a base di statine e prevenzione secondaria dell'ictus
I benefici e i rischi associati alle terapie intensive a base di statine per ridurre il colesterolo LDL in modo...
Valutazione dell'associazione tra riduzione del colesterolo LDL ed effetti relativi e assoluti del trattamento con statine
L'associazione tra la riduzione indotta dalle statine dei livelli di colesterolo LDL e la riduzione assoluta del rischio di esiti...
Colesterolo LDL ed esiti clinici della combinazione di Ezetimibe con statine nello studio IMPROVE-IT
Le linee guida statunitensi del 2018 per la gestione del colesterolo raccomandano una terapia ipolipemizzante aggiuntiva con Ezetimibe ( Zetia...
Effetto dell'associazione a dose fissa di Acido Bempedoico più Ezetimibe rispetto al solo Ezetimibe sul colesterolo LDL nei pazienti con diabete di tipo 2 e ipercolesterolemia non-trattati con statine
Uno studio ha valutato l’impiego diell'associazione Acido Bempedoico ed Ezetimibe ( Nustendi ) in una coorte di pazienti dislipidemici con...
Evolocumab riduce rapidamente il colesterolo LDL quando aggiunto alle statine ad alta intensità nella sindrome coronarica acuta
Evolocumab ( Repatha ), quando aggiunto alla terapia con statine ad alta intensità nei pazienti con sindrome coronarica acuta...
Associazione tra uso di statine e livelli sierici elevati di colesterolo con rischio di glaucoma primario ad angolo aperto
E' emerso che l'uso delle statine ( inibitori dell'idrossimetilglutaril coenzima A ) è associato a un minore rischio di glaucoma...